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Vittorio Feltri, l'indiscrezione di Luigi Bisignani: "Perché con lui Matteo Salvini deve stare attento"

Giulio Bucchi
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"L'unico direttore senza padroni né padrini". Luigi Bisignani celebra Vittorio Feltri come uno dei personaggi del 2018 appena concluso e sul Tempo svela i motivi del successo del fondatore di Libero. "Si è fatto da solo. La vita lo ha temprato, rimasto presto vedovo con due figlie da crescere. Ed è l'unico direttore che ha un orecchio puntato sul popolo piuttosto che sul Palazzo". Leggi anche: "Ecco l'erede del Cav, piace anche a Marina". Bisignani fa il nome: una bomba Precursore dei sovranisti Salvini e Di Maio, sempre controcorrente (ha difeso Enzo Tortora quanto tutti lo avevano già condannato, ha cavalcato Mani Pulite "per poi denunciarne i limiti", ha prima "fustigato Andreotti e Craxi per poi contribuire a riabilitarli), secondo Bisignani Feltri è libero perché "imprenditore di se stesso, scrive di getto, ma solo per denaro e lo rivendica con orgoglio, a differenza di altri". La regola è "parlare poco di politica ma di problemi reali: l'immigrazione clandestina, le corna, i negri o i fr***, come li chiama lui, fregandosene del politically correct che non sa neppure cosa sia". Soprattutto, conclude sibillino Bisignani, "se la politica non lo capisce botte da orbi. Ne sa qualcosa Silvio Berlusconi, tra loro è odio e amore, e deve stare attento Matteo Salvini, che Feltri ha amato ma dal quale oggi è deluso perla compagnia di dilettanti in cui si è cacciato". 

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