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Marco Travaglio grillino sfacciato, godimento estremo: la (delirante) prima pagina contro Matteo Salvini

Giulio Bucchi
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Serata di godimento selvaggio per Marco Travaglio. Il direttore del Fatto quotidiano non vedeva l'ora di poter celebrare il trionfo del Movimento 5 Stelle e di Giuseppe Conte sul "cattivone" Matteo Salvini, protagonista di tanti incubi da sudori freddi del direttore. E così dopo la vicenda dei migranti della Sea Watch su cui il capo leghista ha dovuto chinare il capo, la prima pagina del Fatto, sempre più foglio grillino, è un'apoteosi anti-salviniana: "Tre porte in faccia", a caratteri cubitali.  Leggi anche: Travaglio, Di Maio, l'M5s e le banche. Il titolo del Fatto che cambia la storia A far gioire Travaglio e la redazione non c'è però solo l'accordo Ue sui migranti, ma anche il (presunto) "no" della destra polacca che Salvini ha incontrato a Varsavia e la Tav, con il parere costi/benfici negativo che potrebbe bloccare una volta per tutte la realizzazione dell'opera in Val di Susa. Qualcuno, però, svegli Travaglio: il mancato accordo sul gruppo unico con Jaroslaw Kaczynski e il suo partito Diritto e giustizia è puramente "tecnico" e non politico. L'intesa tra sovranisti è totale, anche se il polacco non vuole mollare la leadership del gruppo in cui siede a Strasburgo, Conservatori e riformisti. Sulla Tav, invece, è lo stesso Ministero delle Infrastrutture retto dal grillino Danilo Toninelli a frenare sullo stop, per timore che l'alleanza tra Lega e M5s salti definitivamente. Chi chiude la porta a chi?

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