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Cesare Battisti, il fango di Repubblica su Tg2 e Gennaro Sangiuliano: "Orgia mediatica per Salvini"

Giulio Bucchi
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Nel magico mondo di Repubblica si stupiscono se giornali e tv parlano di Cesare Battisti e danno spazio al politico che negli ultimi mesi più si è battuto nel governo per riportarlo in Italia, cioè Matteo Salvini. E così tra i commenti all'indomani dell'arrivo del terrorista comunista a Ciampino spicca quello velenosissimo sul Tg2 di Gennaro Sangiuliano, ribattezzato per l'occasione TeleVisegrad. Leggi anche: Tg2, il botto del "sovranista" Sangiuliano negli ascolti. Nel mirino ora c'è Raiuno Come il mitico Tg3 di Sandro Curzi era TeleKabul perché schieratissima coi comunisti, così la seconda rete sarebbe schienata su posizioni leghiste e sovraniste. La nuova linea "populista" è stata peraltro rivendicata con orgoglio dallo stesso Sangiuliano, ma Repubblica va oltre e punta il dito contro i 2 minuti e 40 dedicati domenica sera (il giorno dell'annuncio dell'arresto di Battisti) all'intervista doppia a Salvini e ad Alberto Torreggiani, figlio di una delle vittime del leader dei Pac. Uno scandalo, insomma. Non solo, la mattina dopo all'approfondimento Tg2 Italia Sangiuliano intervista Salvini che, senza ombra di dubbio, è il protagonista politico della giornata. Uno scoop? No, per quelli di Repubblica è il segnale di via della "orgia mediatica" orchestrata dal "guru salviniano Luca Morisi". "Abbiamo fatto un buon lavoro, ma ho anche detto che Battisti paga un'antipatia personale che non è scritta nei codici", spiega Sangiuliano che ha dedicato ampio spazio anche al liberal Noam Chomsky, mito della sinistra mondiale, e a Martin Luther King. Ma ai progressisti italiani non basta. Mai.

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