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Marco Travaglio elogia il M5s dopo l'arresto di Marcello De Vito: si fa ridere dietro da tutta Italia

Davide Locano
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Avvocato Marco Travaglio, presente. Poteva esimersi il direttore del Fatto Quotidiano nonché capo-ultrà del M5s dal difendere i tanto cari grillini all'indomani dell'arresto clamoroso di Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina? Ovviamente no. La difesa, altrettanto ovviamente viaggia sulla prima pagina del quotidiano che dirige, dove certo parte da premesse dure, in cui afferma che "L'arresto per corruzione" di De Vito "è una notizia gravissima. E il fatto che non sia la prima volta - era già toccato nel 2015, per Mafia Capitale, a quello del Pd Mirko Coratti, poi condannato a sei anni - non la sminuisce". Insomma, subito Travaglio "piazza" un riferimento al Pd. Così fan tutti? Leggi anche: Travaglio, editoriale da schifo contro il "malavitoso Berlusconi" Poi, dopo aver snocciolato qualche riferimento circa l'inchiesta, arriviamo al cuore della difesa. Scrive il direttore: "Luigi Di Maio ne ha subito annunciato l'espulsione, marcando la diversità da tutti i partiti che gridano al complotto, alla giustizia a orologeria, alle manette elettorali per rifugiarsi nella comoda scusa della presunzione di innocenza fino alla Cassazione". E la lettura dell'editoriale di Travaglio può interrompersi qui. Per due ragioni: la prima, quando fu indagata Virginia Raggi i grillini gridarono proprio a quel complotto di cui ha parlato il direttore. La seconda, leggere un passaggio quale "marcando la diversità da tutti i partiti" scatena una incontenibile ilarità. Così diverso, il M5s, che il signor De Vito, pezzo grossissimo del partito con le Cinque Stellette, è stato arrestato.

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