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Gad Lerner contro Matteo Salvini: "La Casa Bianca non dimentica quell'antica asse con Vladimir Putin"

Caterina Spinelli
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"L'opinione pubblica italiana è smemorata, ma la diplomazia mondiale ha la memoria lunga. Salvini può fingere di scherzare sulla Moscopoli dell'Hotel Metropol, confidando di farla franca sull'onda dei sondaggi. Ma di fronte a Putin, Trump e all'Unione europea l'aspirante premier italiano è chiamato a sciogliere un nodo strategico: la collocazione internazionale del nostro Paese". Gad Lerner su Repubblica marcia sui presunti fondi russi destinati alla Lega e sui cui sta indagando la Procura di Milano: "Per quanto la Casa Bianca possa essere interessata a utilizzare ai suoi fini le rivendicazioni sovraniste e antieuropee del governo di Roma, di certo non ignora i dossier conservati dal Dipartimento di Stato sulla natura e le finalità del movimento leghista che da oltre un ventennio - il ventennio putiniano - ha deciso di appoggiarsi alla sponda russa per destabilizzare gli equilibri del Vecchio Continente. Dietro ai dieci punti della insolita associazione transnazionale tra Lega e Russia Unita, si riconoscono infatti affinità culturali e convergenze di interessi che minacciano la collocazione dell'Italia nella sfera occidentale".  Leggi anche: Gad Lerner accecato dall'odio contro Salvini: "Le pericolose controfigure di Soros" Poi ancora: "Non potevano bastare certo gli incontri di Giorgetti con gli uomini d'affari americani né la visita di Salvini dal Segretario di Stato Mike Pompeo per sancire un cambio di linea che assume caratteri grotteschi quando il vicepremier finge di non sapere che i suoi più stretti collaboratori, Gianluca Savoini e Claudio D'Amico, gestiscono rapporti privilegiati con Mosca. Il risultato, semmai, come si è visto, è far imbestialire anche Putin. E isolare ulteriormente l'Italia in Europa".

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