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Matteo Salvini, Flavio Briatore pronto a seguirlo al governo: "Ho già il nome del partito"

Caterina Spinelli
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"Potrei dire di sì". Flavio Briatore non esclude la politica nella sua vita, soprattutto, quella a fianco di Matteo Salvini. "Non la escludo a patto di essere messo nelle condizioni di fare le cose. Il tempo è prezioso, specie alla mia età. Se ne sottraggo un po' a mio figlio e alla mia famiglia, non voglio sprecare le giornate in commissioni inutili a sentire idioti che non hanno mai viaggiato in vita loro" rivela alle pagine del Foglio. L'imprenditore più famoso d'Italia ha già in mente il nome del suo partito: il Movimento del Fare. Nonostante le assonanze, Briatore predilige la linea politica leghista: "Salvini è uno dei più preparati, è un bravo comunicatore. Adesso fa bene a starsene un po' fuori, ha solo quarant'anni e una vita davanti. Mi pare che quella costituita da Matteo Salvini con il M5s con tanto di contratto abbia esaurito la propria funzione: i due non vanno d'accordo su nulla. Gli italiani di chiacchiere ne hanno sentito già troppe. Matteo farebbe bene ad andare per la sua strada: la gente gli manifesta affetto nelle piazze perché si aspetta da lui gesti concreti per dare una scossa al paese con una squadra di gente preparata e capace".  Leggi anche: Mattarella, il perché dell'imbarazzante silenzio sulla crisi di governo E ancora: "Dobbiamo far ripartire l'economia, creare lavoro, attrarre investimenti. Fosse per me, partirebbero tutti i cantieri, tutte le opere sospese, dal Tav al Ponte sullo Stretto. Eliminerei immediatamente il reddito di cittadinanza e darei agli imprenditori la possibilità di assumere giovani alle medesime condizioni. [...] Se diamo fiducia ai capitali esteri, abbassiamo le tasse e tagliamo un sacco di norme inutili, il turismo diventa vera eccellenza italiana. Il Sud Italia ha tutte le carte per essere la Florida d'Europa, altroché". Poi non manca la frecciatina al Partito Democratico: "Quelli del Pd non ne hanno azzeccato una sul piano della comunicazione: dopo il passo indietro di Matteo1, insomma di Renzi, hanno eletto un segretario che somigliava a Gesù Cristo, un giovane nato vecchio, di cui mi sfugge il nome (Maurizio Martina, ndr)".

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