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Alessandro Sallusti sconcertato da Salvini: "Di Maio premier? Un idiota, quando ha smesso da bibitaio..."

Giulio Bucchi
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"Il limite invalicabile dell'idiozia". Alessandro Sallusti verga un durissimo editoriale sul Giornale, destinato a Luigi Di Maio e, per interposta persona, a Matteo Salvini. A sdegnare il direttore è l'ipotesi, non smentita, che il leader della Lega abbia offerto al collega del M5s il posto da premier pur di far rientrare la crisi. Leggi anche: "Ma siamo proprio sicuri che Silvio e Giorgia...". Sallusti, un brutto dubbio per Salvini "Se si avverasse avremmo un premier idiota, non nel senso offensivo ma in quello letterale del termine, che significa persona che rivela o denota una sconcertante stupidità", esordisce Sallusti, secondo cui per capire quando Di Maio sia inadatto al ruolo basta considerare come avendo in mano "un partito in grande spolvero, i Cinque Stelle, ne ha dimezzato i consensi in meno di un anno dimostrando plasticamente e matematicamente tutta la sua incapacità e inadeguatezza". Per ricorrere al principio dello psicologo canadese Peter, secondo cui "ogni persona è utile a una organizzazione fino a che non raggiunge il proprio livello di incompetenza", Di Maio quel limite lo ha superato "il giorno stesso che ha deciso di lasciare il lavoro di bibitaio dello stadio di Napoli e si è messo a fare politica".

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