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Crozza a Ballarò: "Parmitano? Ha visto la grande m... italiana"

Maurizio Crozza

Poi il comico parla di legge di stabilità, Trise, Tuc e di Berlusconi: "Legge salva-Silvio, ogni tanto rispunta"

Francesca Canelli
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La nuova puntata di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come di consueto con l'intervento satirico di Maurizio Crozza. Il comico ha iniziato la sua copertina citando il ritorno sulla Terra di Luca Parmitano, che dallo spazio non si è goduto solo la Grande Muraglia Cinese, ma anche la "grande merdaglia italiana". E, continua, se cadesse un satellite non sarebbe poi un danno, anzi "matterebbe anche un po' d'ordine".    La copertina satirica di Crozza Guarda il video su LiberoTv   Crozza passa poi a parlare della legge di stabilità: "Cosa si salverà della legge di stabilità? Il titolo, forse? Stabilità, forse no". Prendendo di mira la nuova tassa che dovrebbe sostituire la Trise, la Tuc: Crozza suggerisce di associare a ogni tassa il nome di uno sponsor. "Associamo il bollo auto al mocio così una parte la paga Vileda". Crozza ha proseguito il suo monologo parlando della cementificazione delle spiagge italiane, che qualcuno vuole anche vendere: "Ma le spiagge sono mie, tue, sue, di egli, nessuno può venderle". Poi le imitazioni di Antonio Razzi e di Renato Brunetta, il quale sta lavorando alla norma salva-Silvio (depenalizzazione della frode fiscale): "È la salva-Silvio, come l'herpes, ogni tanto rispunta".

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