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Gianfranco Pasquino e l'addio di Renzi al Pd: "Sarebbe assurdo se proprio lui facesse cadere il governo"

Caterina Spinelli
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La mossa di Renzi? "Sono affari suoi". Gianfranco Pasquino - professore emerito di Scienze Politiche a Bologna - liquida così l'argomento da ore sulla bocca di tutti: l'addio dell'ex premier al Pd. "Poi certo devo pensare che sono un po' anche affari nostri, di chi pensa che la sinistra vada rafforzata e non indebolita. Ma tanto Renzi non ha niente di sinistra: insomma, se vuole andarsene se ne vada". Pasquino spera solo che questa mossa non mini il governo: "Sarebbe curioso che l'uomo che si è speso di più per farlo nascere si preparasse a far cadere il governo dopo qualche mese. Sarebbe una scelta drammatica, un grande regalo a Salvini" riferisce alle colonne del Fatto Quotidiano. Leggi anche: Renzi e la scissione in Parlamento, primo disastro: non ha i numeri in Senato "Coi suoi numeri in Parlamento però potrà ricattare il governo e spingerlo ad applicare le sue politiche. Ammesso che ne abbia, certo". E a chi gli chiede se nel Pd c'è spazio anche per i Cinque Stelle, Pasquino replica: "Questo lo vedremo, anche perché io spero che il governo duri. Per ora sono alleati in Parlamento e bisogna sondare se è possibile costruire intese a livello locale: ad esempio in Umbria, mentre in Emilia-Romagna mi pare molto più difficile. Questo, però, va fatto rispettando il territorio e chi nel territorio si sbatte, senza ordini calati dall'alto".

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