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Alessandro Sallusti mai così duro: "L'asino vendicatore Di Maio e Grillo omicida stradale"

Giulio Bucchi
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"Parola di omicida (stradale)". Alessandro Sallusti colpisce durissimo Beppe Grillo, che nelle ultime ore ha invocato la revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un atto che secondo il capo del M5s Luigi Di Maio servirà a "vendicare i morti del ponte Morandi".  Leggi anche: "Di Maio non è più recuperabile, quanto rischia di prendere in Emilia". Sallusti tombale "La parola vendetta in bocca a un ministro della Repubblica fa paura più delle colpe dei Benetton", nota Sallusti nel suo editoriale sul Giornale. "E qui che cascano l'asino vendicatore Di Maio e il suo compare Grillo: è un anno e mezzo, da quando cioè cadde il Morandi di Genova, che minacciano tutti i giorni di cacciare a calci i Benetton dalle autostrade ed è da un anno e mezzo che nulla accade". E poi, si domanda perplesso Sallusti, "siamo sicuri che un governo incapace a tenere in cielo i nostri aerei (caso Alitalia) e a produrre acciaio (caso Ilva) sia in grado di garantire più sicurezza ed efficienza sui seimila chilometri (e sulle migliaia di ponti e viadotti) della rete autostradale oggi in concessione?". Il moralismo unito al giustizialismo fanno disastri, è la conclusione del direttore. "A maggior ragione se a voler cacciare gli assassini, e a fare la morale, è un signore, Grillo, condannato per triplice omicidio stradale e con sulle spalle sei condanne definitive per diffamazione, una delle quali per aver definito vecchia put*** che si è comprata il premio Nobel Rita Levi Montalcini".

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