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Pd, il sindaco-viceministro De Luca indagato per abuso d'ufficio. E pure sulle primarie...

Il primo cittadino di Salerno-deputato-viceministroindagato per un complesso edilizio in città. E la procura indaga sui consensi bulgari che ha spostato a favore di Renzi

Roberto Procaccini
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Tegola per il sindaco sceriffo di Salerno. Anzi, doppia tegola per Vincenzo De Luca, il democratico che non molla le poltrone. Il deputato-viceministro-primo cittadino, cumulatore di incarichi malgrado tutto, è stato raggiunto da un avviso di garanzia in merito al cantiere del Crescent, il complesso edilizio disegnato dall'archistar Ricardo Bofill e da lui fortemente voluto. Come se non bastasse, è stato aperto un fascicolo d'inchiesta sul tesseramento Pd nella provincia di Salerno. I pm del Palazzo di Giustizia cittadino hanno sentito il coordinatore nazionale dell'area Cuperlo Patrizio Mecacci (che aveva già parlato in pubblico di "andamento del voto preoccupante" a Salerno e di situazione "fuori da ogni controllo democratico"), e si prepara a convocare l'ex segretario e candidato premier Pierluigi Bersani. Cos'è che non torna nelle primarie di Salerno? Il sindaco De Luca s'è scoperto fan di Matteo Renzi e nella sua provincia, dopo una campagna di tesseramento sulla quale gli inquirenti vogliono fare luce, il Rottamatore ha preso il 90 per cento delle preferenze nei circoli. E l'antimafia indaga. La mezzaluna - Nelle intenzioni del quattro volte sindaco, il Crescent serve a ridisegnare il fronte mare di Salerno. Uffici e abitazioni in una piazza a mezzaluna, da affiancare alla nuova stazione marittima, affidata questa all'archistar iraniana Zaha Hadid. Peccato che i carabinieri del comando provinciale di Salerno hanno sequestrato il cantiere, e notificato un avviso di garanzia al sindaco, ad alcuni assessore della sua giunta e ai manager del consorzio edile impeganto nella costruzione. Nel mirino degli inquirenti c'è la variante al Piano Urbanistico Attuativo effettuata nel 2009, che ha consentito l'acquisizione dei terreni demaniali sui quali è sorto il cantiere. Gli inquirenti contestano che "gli amministratori e i funzionari pubblici" avrebbero "consapevolmente e volontariamente" disatteso le procedure "sia per accelerare i tempi di realizzazione dell'opera - si legge nel provvedimento -, sia per al fine di contenere i costi per i privati appaltatori". I reati contestati sono abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Il tesseramento - La procura di Salerno, che già da un mese indaga sul tesseramento in casa Pd dopo il ritrovamento di decine di tessere Pd in bianco ma già con firma di Bersani, vuole vederci chiaro anche sul primo appuntamento delle primarie per la segreteria svoltesi lo scorso weekend. I numeri bulgari ottenuti da Renzi in città e in provincia sono stati rivendicati come un merito da De Luca: "Congressi PD a Salerno. 2009: Bersani 71%. 2013: Renzi 71,3%. Allora?" ha scritto su Facebook. Ma dietro questo successo non ci sarebbe solo la coesione dell'elettorato con il proprio sindaco, è il sospetto di degli inquirenti: in provincia di Salerno gli iscritti Pd sono più di quelli di Roma, e il doppio di quelli di Torino. Come risponderà il sindaco sceriffo, con un altro "e allora?".

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