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Rita Pavone, Francesco Storace contro "i sinistrolesi": "Battezzata Pel di Carota solo per i capelli"

Caterina Spinelli
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Nessuno lo sapeva, ma - a detta dei sinistri che spopolano le piazze della Rete - Rita Pavone è una sovranista. Un'affermazione piovuta dopo l'annuncio di Amadeus sulla partecipazione della cantante al festival di Sanremo. Inutile dire che le ridicole opinioni social sono finite sulla bocca di tutti, anche quella di Francesco Storace: "A Sanremo come alla festa dell'Unità - cinguetta la vetriolo il direttore del Secolo d'Italia -. Bagarre per il festival della canzone. Si attacca persino una delle cantanti italiane più note al mondo, Rita Pavone. Rula Jebreal che deve fare, cantare Bandiera Rossa?". Leggi anche: Rita Pavone e Rula Jebreal, la firma di Dagospia sfida il politicamente corretto Proprio così perché anche la giornalista palestinese è finita nel mirino della critica a causa della sua presenza al festival della musica. Presenza, per Storace, "politica". "Lo testimoniano - chiosa Storace - le reazioni alla presenza di Rita Pavone. Già, gridano allo scandalo via social, i sinistrolesi perché Pel di Carota era battezzata così solo per il rosso dei capelli".  A #Sanremo come alla festa dell'#Unita'. Bagarre per il festival della canzone. Si attacca persino una delle cantanti italiane più note al mondo, #RitaPavone. Rula Jebreal che deve fare, cantare Bandiera Rossa?https://t.co/oUnqpGTK3W— Francesco Storace (@Storace) January 8, 2020

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