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Travaglio: "I politici non capiscono.Anche in Parlamento c'è un traduttore pazzo"

Marco Travaglio

La politica fa finta di non capire le istanze degli italiani esasperati che scendono in piazza per protestare. Colpa del traduttore: sarà mica Jantjie?

Nicoletta Orlandi Posti
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E' molto probabile che Thamsanqa Jantjie, l'uomo balzato agli onori delle cronache per la surreale interpretazione con il linguaggio dei segni della cerimonia in onore di Nelson Mandela, "abbia prestato servizio al Parlamento italiano per tradurre i messaggi che giungevano dal Paese alla categoria più sorda che si conosca nel nostro Paese: quella del politici. Solo con un difetto di traduzione si può spiegare il loro comportamento di fronte ai mille segnali d'insofferenza lanciati dai cittadini al Palazzo". Marco Travaglio spiega così la mancanza di attenzione e le inadeguate misure che vengono messe in atto dal Parlamento incurante delle richieste degli italiani e la protesta dei Forconi che in questi giorni sta mobilitando mezzo Paese.  "Gli italiani aboliscono i finanziamenti pubblici ai partiti?", chiede l'editorialista del Fatto rispondendosi da solo: "Il Parlamento li ripristina camuffati da “rimborsi elettorali” e, non contenti, si mettono pure a rubare sui rimborsi dei gruppi consiliari per comprarsi di tutto, dai Suv alle mutande, dai libri porno ai chupa-chupa, a spese nostre. Gli italiani vogliono scegliersi i propri rappresentanti, cioè maledicono il Porcellum? I partiti lo conservano per otto anni. La gente chiede ai politici di non far pagare la crisi ai soliti noti, ma di distribuire equamente i sacrifici? I governi fan pagare la crisi ai soliti noti, distribuendo prebende alle banche e alle grandi imprese".  E ancora: "La gente chiede il taglio dei costi della Casta, magari delle province se non le regioni, e quelli lasciano tutto com'è. Alle ultime elezioni metà degli elettori stanno a casa o votano Grillo, bocciando le larghe intese del governo Monti? I partiti sconfitti rieleggono un presidente di 88 anni (fino a 95), poi al Quirinale si riuniscono quattro babbioni per rieditare le larghe intese col governo Letta e tener fuori dal palazzo chi le elezioni le ha vinte. Per vent'anni i partiti si sono sentiti ripetere 'attenti, di questo passo la gente verrà a prendervi con i forconi'. E ora le piazze sono piene di manifestanti chiamati a raccolta dal Movimento dei Forconi". Secondo Travaglio "governo e partiti fanno gli stupiti e gli indignati: dopo aver trasformato un popolo tranquillo, paziente, a volte rassegnato e disperato, in una polveriera pronta a esplodere alla prima scintilla, si meravigliano se centinaia di migliaia di cittadini protestano. Non si accorgono di averli creati loro, come già hanno creato i 5Stelle. E spaccano il capello in quattro, alzano il ditino, monitano inviti alla legalità dopo averla calpestata per una vita, dicono che è gente “di destra”, “fascista”, “populista”, “qualunquista” e soprattutto “non ha un programma”. È vero, non ha un programma: è solo incazzata nera. 

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