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Caprarica, la Rai accusa: "Spese pazze"

Antonio Caprarica

Il giornalista lascia e accusa. Viale Mazzini risponde: "Era pronta la lettera di licenziamento per le sue spese pazze"

Andrea Tempestini
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Lo storico inviato da Londra della Rai, Antonio Caprarica, dopo 25 anni di onorato servizio a Viale Mazzini ha deciso di licenziarsi. Caprarica accusa la tv di Stato per le "crescenti pressioni con metodi offensivi". Un addio tra le polemiche, con l'annuncio di azioni giudiziarie. Per tre anni direttore del Gr Rai, Caprarica ora afferma di essere vittima di una persecuzione. La Rai, invece, ha fatto sapere che era già pronta una lettera di licenziamento nei suoi confronti per "spese extra budget". In buona sostanza, sarebbero emerse "gravi irregolarità" nella gestione della sede londinese. L'indagine interna - Nel dettaglio, per Viale Mazzini i costi dell'ufficio di corrispondenza erano lievitati di quattro volte rispette al budget assegnato. Caprarica inoltre è stato accusato di fare "un uso improprio di macchine di servizio", oltre ad aver assunto "un dipendente in pensione senza fare nessuna gara". Qualche dettaglio in più sulla querelle lo dà il Fatto Quotidiano, che spiega quanto emerso dall'indagine interna in Rai su contratti e gestione. Secondo quanto scritto dal Fatto, "rientrato a Londra per le Olimpiadi, il corrispondente Caprarica comincia a spendere con una voracità che preoccupa l'azienda. Le risorse annuali per la sede vengono quadruplicate. Esempio: per i servizi amministrativi seppur fossero stanziate 30.000 sterline (l'anno), Londra ne consumava 120.000". Assunzioni e spionaggio - Viale Mazzini punta poi il dito per il fatto che "Caprarica era circondato da dieci collaboratori". Ma non solo: l'ex direttore, come detto, avrebbe anche ingaggiato un dipendente pre-pensionato e il figlio, attravareso una società prestanome, nonostante l'azienda avesse spiegato con due lettere come i pensionati non dovevano essere assunti. Inoltre la Rai avrebbe offerto al giornalista un'uscita anticipata con un indennizzo. Quindi il direttore generale Luigi Gubitosi si sarebbe infuriato dopo aver appreso che Caprarica avrebbe registrato alcune conversazioni private con dei colleghi, poi montate e consegnate a Viale Mazzini. Ira contro Gubitosi - La versione di Caparica è però diametralmente opposta. Il giornalista denuncia una persecuzione ai suoi danni: "Ho rifiutato la proposta di uscire con incentivo perché avevo ancora due anni e mezzo di contratto. Ora ci vedremo in tribunale. Le contestazioni che mi hanno rivolto sono risibili". L'ex direttore aggiunge: "Punto il dito contro il dg Rai, Luigi Gubitosi. Questa dirigenza non conosce la storia della Rai. Mi volevano fare fuori, ma non avendo nessuno pretesto hanno fatto un audit sulla sede di Londra, senza trovare peraltro nessun comportamento illecito". Una storia che, come ampiamente annunciato, finirà in tribunale.

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