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Coronavirus, Roberto Burioni: "Mortalità in Lombardia, la minimizzazione è criminale. Voglio le cartelle"

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Roberto Burioni commenta il grafico pubblicato da Nino Cartabellotta: la questione è sempre se si muore per o con coronavirus, di certo c’è che dai dati qualcosa non torna. Innanzitutto il sovraccarico del sistema sanitario in Lombardia non lascia dubbi sul pericolo: in tutta la regione il tasso grezzo di letalità - aggiornato alle 18 del 10 marzo - è dell’8,1%, mentre nelle altre si aggira sul 3,7% di media. “La mortalità in Lombardia è ben più del doppio di quella nelle altre regioni - scrive Burioni su Twitter commentando i dati ufficiali delle istituzioni - se si muore con il coronavirus e non per, vuol dire che i lombardi sono molto più malati degli altri”. Un’eventualità alla quale il noto virologo non sembra credere: “A me i conti non tornano, mi spiace”. Da qui la richiesta: “Voglio vedere le cartelle”. Ormai è chiaro che Burioni la pensa diversamente dalle istituzioni: “La prossima volta che sentirò usare l’espressione ‘è morto con e non per il coronavirus’ sfiderò la Protezione Civile a farmi accedere ai dati clinici dei pazienti deceduti per capire se questa affermazione è vera oppure se è una criminale minimizzazione”. 

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