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Alessandro Sallusti e il coronavirus che spazza via il 25 aprile: "Cari partigiani, fatevene una ragione"

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La vera Liberazione è dal coronavirus, la Resistenza, oggi nel 2020, è di medici, infermieri e volontari. Alessandro Sallusti riconosce un merito al Covid.19: aver spazzato via in poche settimane i residuati ideologici su 25 Aprile e dintorni. E proprio il 25 Aprile, per la prima volta dal 1945 a oggi, potrebbe saltare a causa della quarantena imposta agli italiani.

 

 

"L'Associazione partigiani d'Italia ha già annunciato che per il 25 Aprile ci si dovrà affacciare alle finestre e cantare Bella Ciao - scrive sarcastico il direttore del Giornale -. Cari partigiani e antifascisti, fatevene una ragione: il virus non è fascista, non è antifascista e, secondo me, ride alla grande della vostra stupidità". I veri partigiani, oggi, sono quelli che lottano contro l'epidemia e la crisi economica portata dal virus. 
"Per cui, cari finti partigiani, giù le mani dal Coronavirus. Adesso basta con questa farsa del fascismo e dell'antifascismo che ha avvelenato l'aria dal Dopoguerra a oggi. Non c'è nessuna minaccia in corso, nessuna pace da sottoscrivere". La priorità, conclude Sallusti, "sono migliaia di vite da salvare e un Paese da ricostruire. E quanto al 25 Aprile, se abbiamo sospeso messe, Olimpiadi e concerti...".

 

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