Paolo Mieli a Omnibus contro Andrea Orlando: "Complotti dei giornali contro Conte? Puerile, penoso, totale fesseria"
Guai criticare Giuseppe Conte. L'ultimo invito al bavaglio arriva direttamente da Andrea Orlando e genera inevitabilmente un pizzico di rabbia da parte di Paolo Mieli. L'ex direttore del Corriere della Sera, ospite a Omnibus su La7, ha precisato: "Le mie critiche a Conte congiura dei poteri forti (questa l'accusa che gli ha rivolto il piddino Orlando, ndr)? È puerile, penosa dire una cosa del genere". Per Mieli anche Conte ha i suoi pregi e i suoi difetti: "Ci sono persone libere che criticano l'operato del premier, perché fa cose giuste e tante piccinerie come andare in tv". Un vezzo, quello del presidente del Consiglio e del suo portavoce Rocco Casalino, criticato anche dal direttore di Libero: "Feltri oggi ha detto che si addormenta quando vede Conte in televisione. Ecco, dire che questo fa parte di una congiura mi sembra esagerato".
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Tema del dibattito le ultime dichiarazioni del deputato del Pd che ha lanciato una sua profezia: "Presto attacchi al governo da centri economici e dei media”. Una frase collegata a Repubblica, il quotidiano passato nelle mani di John Elkann tra la rabbia dei sinistri doc. Insomma, una "totale fesseria credere che i giornali generino complotti per sostituire Conte con Draghi".