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Open Arms e Salvini, parla Vauro: "Salti il voto e vada a processo". Poi la sparata sullo scandalo Palamara: "La storia delle toghe rosse è stra-masticata"

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Vauro non perde occasione per gettare fango su Matteo Salvini. Invece che esprimere la propria solidarietà dopo alle intercettazioni delle toghe contro il leader della Lega, il vignettista grida al processo. "Che Salvini per un reato come il sequestro di persona non vada a processo mi sembra assurdo. Vada! E salti il voto alle Camere come mi sembrava avere inteso volesse fare", dice all'Adnkronos con tanto di solita battuta: "Adesso riaprono anche gli stabilimenti balneari. Corra al Papeete, si faccia due mojito e vediamo come va". L'argomento è ormai noto: la giunta per le immunità si pronuncerà domani, martedì 26 aprile, sul rinvio o meno a giudizio dell'ex ministro accusato di sequestro di persona. Il motivo? Aver tenuto in mare 164 migranti a bordo della Open Arms.

 

 

"Ognuno cerca la sua visibilità e il prossimo approdo o salvagente per Giarrusso sarà sicuramente Salvini". Vauro fa riferimento al retroscena secondo cui l'ex grillino Mario Giarrusso possa pronunciarsi a favore di Salvini. Ma "non capisco - prosegue Vauro - perché in questo paese quando un politico è indiziato di reato sembra che andare a processo sia come andare al rogo. Gli scandali sono altri: persone in carcere da anni in attesa di essere processate; stragi rimaste senza verità. Dovrei scandalizzarmi se Salvini potrebbe essere processato? I pesi e le misure sono saltati. Poi la sparata sulle chat di Luca Palamara: "Non entro nel merito. Non ho gli strumenti, mi manca il contesto. Ma la storia delle toghe rosse è stra-masticata. Salvini ha Morisi, ha la Bestia (strumento che sarebbe in grado di monitorare e analizzare gli umori degli utenti social - ndr). Li paghi un po' di più visto che i 49 mln dovrà restituirli in 80 anni. Dica a Morisi di inventarsi altro o assuma qualcuno con più fantasia".

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