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Alessandro Di Battista sfida Conte sulla leadership e Orlando del Pd scatta: "Gli dice di stare sereno..."

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Alessandro Di Battista è tornato in tv, a Mezzora in più, per lanciare la sua Opa sul M5S, retto ad interim da Vito Crimi dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, ma non aveva fatto i conti con Beppe Grillo. Così sintetizza Repubblica l'attuale situazione interna grillina, sempre più in  fibrillazione che preoccupa anche il Pd che teme effetti ricaduta sul governo Conte. Di Battista ha chiesto "il prima possibile un congresso, usiamo anche questa vecchia parola, o un'Assemblea costituente o gli Stati Generali del M5S per costruire un'agenda politica e vedremo chi vincerà". Subito dopo l'intervento, via Twitter, di Beppe Grillo.

 

 

"Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo  pensavo di aver visto tutto... ma ecco l'Assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta". Le reazioni degli alleati dei cinquestelle sull'uscita di Di Battista non si sono fatte attendere. Renzi ha spiegato che, "pensare che io mi fidanzi in casa con Di Battista, anche no grazie". Nel Pd invece è come rivivere un incubo: "Mi pare che abbia detto a Conte di stare sereno", precisa il vicesegretario Orlando.

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