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Silvio Berlusconi, Flavio Briatore: "I magistrati gli hanno rovinato la vita e hanno deviato la storia di un Paese"

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«Non solo hanno rovinato la vita a un uomo. Ma hanno cambiato la vita a tutti noi, cittadini. Hanno cambiato la storia di questo Paese su che cosa? Su una decisione presa «dall'alto». È terrificante. Mi sembra il minimo nominarlo senatore a vita». 

Flavio Briatore è stato tra i primi ad aderire all'iniziativa lanciata da Licia Ronzulli, e raccolta da Libero, di nominare Silvio Berlusconi senatore a vita, dopo la scoperta dell'audio, depositato alla Corte dei diritti dell'uomo, in cui il giudice Amedeo Franco, membro del collegio che condannò Berlusconi a 4 anni, ammetteva l'innocenza del leader di Forza Italia. 

Cosa ha pensato quando ha letto la trascrizione dell'audio del giudice Franco?
«Io ho sempre visto i giudici della Cassazione come persone molto vicine a Dio. Decidono della tua vita, della tua libertà. Quando penso a uno di loro, penso a una persona completamente indipendente, che giudica in base a fatti. Una persona serena, libera da pregiudizi. Come un chirurgo che ti opera al cervello. Pensi che la sera prima sia andato a letto presto. Invece, poi, leggo questo audio e nelle scorse settimane le intercettazioni tra magistrati...». 

 

Si riferisce a quelle del caso Palamara?
«Sì. E ti rendi conto che la realtà è diversa. Hanno rovinato la vita della gente, hanno cambiato la storia del Paese. Su cosa? Su un giudice che dice: "Berlusconi deve essere condannato a priori", è stato deciso "dall'alto"... Sono frasi che fanno rabbrividire».

È stato un episodio o lei pensa ci sia stata una "persecuzione" fin dall'inizio?
«Ma basta pensare all'avviso di garanzia durante il G7 di Napoli. Non potevano portarlo il giorno dopo? Anche per rispetto del Paese. E poi gli innumerevoli processi che ha subìto durante il suo impegno politico...». 

Berlusconi, però, è una personalità che ha diviso il Paese. Ha senso nominarlo senatore a vita?
«Berlusconi ha dato lavoro a migliaia di persone. Ha pagato in tasse centinaia di milioni. È una persona conosciuta in tutto il mondo. E se lo lasciavano lavorare, non saremmo in questa situazione catastrofica e i grillini non ci sarebbero. Abbiamo senatori a vita che non hanno mai inciso su niente e non vanno nemmeno in Senato. Berlusconi ha preso milioni di voti e se non è in Parlamento, scopriamo ora, è per un volontà di qualcuno». 

È senatore a vita chi dà lustro del Paese: Berlusconi ha dato lustro all'Italia?
«Berlusconi è conosciuto e ammirato in tutto il mondo. Quando veniva in Kenya, mi ricordo che i kenyoti venivano in massa davanti a casa per farsi una foto con lui. È una persona del fare, stimato in tutto il mondo, forse più che in Italia. Ma da noi, se hai successo, c'è sempre chi solleva il dubbio che tu sia un ladro...». 

Il fatto che fosse un imprenditore, ha pesato?
«Certo. Berlusconi è un uomo del fare. In Italia c'è una ostilità, da sempre, contro gli imprenditori. Basta guardare questo governo». 

Cioè?
«È ostile agli imprenditori». 

 

Però continua ad avere una grande popolarità. 
«Perché ci sono quelli che percepiscono il reddito di cittadinanza, gli impiegati che non hanno perso niente. Questo governo aveva promesso di aiutare le partite Iva, non ha fatto niente». 

Lei è un imprenditore del turismo. C'è il bonus vacanza. Servirà? 
«Lo devono anticipare gli albergatori. È una stronzata completa. Quale famiglia in difficoltà pensa di andare in vacanza? Allora era meglio dare un contributo di 500 euro per permettere di fare la spesa. Questi che sono al governo sono tutta propaganda e populismo». 

E il contributo a fondo perduto per i commercianti?
«E quando arriva? Boh. Sono annunci e basta. Quando uno dice: "Mi arrivano i soldi mercoledì e poi faccio la spesa", uno si aspetta che arrivino mercoledì. Invece non arrivano. Anche i soldi dell'Europa chissà quando arriveranno. E poi il ponte Morandi...». 

Su questo il governo ha fatto bene, deve ammetterlo.
«Un'opera meravigliosa. Ho letto che sarà inaugurato il primo agosto. Ma voglio vedere quando apre al traffico. E il resto delle infrastrutture nel Paese? Zero». 

È severo. 
«È un governo che non decide su niente. Ci siamo fatti governare per tre mesi dai virologi che hanno spaventato a morte gli italiani. Pensavano che, finito il lockdown, tutto tornasse come prima. E invece ci ritroviamo con i ristoranti pieni al 40%. Soldi zero. E con questa confusione non si sa se assumere gli stagionali». 

Torniamo a Berlusconi. Diceva che quella sentenza, in forza della quale è decaduto da senatore, ha cambiato la vita degli italiani. 
«Ha cambiato la storia. Berlusconi è stato obbligato a passare la mano a Monti. Quando ora, Conte, avrebbe dovuto passare la mano mesi fa. Invece resta lì. Perché c'è chi lo vuole lì. Io mi auguro che prima o poi arrivi la Troika così almeno siamo amministrati». 

Lei che rapporto ha con la giustizia?
«Io sono a processo da dieci anni». 

Per cosa?
«Mi contestano 3 milioni e 600mila euro sull'Iva di una barca commerciale. Andiamo avanti da dieci anni. La Cassazione ha chiesto di rifare il processo di primo e di secondo grado. Poi è stato fatto l'appello. Ma non sono stati rispettati i paletti fissati dalla Cassazione. Ora stiamo aspettando un nuovo giudizio della Cassazione. Da dieci anni. Se non mi chiamavo Briatore, sarebbe finito subito». 

Lei come se lo spiega?
«Invidia sociale. Come con Berlusconi. Se hai successo in questo Paese sei un poco di buono». 

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