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Marco Travaglio insulta Silvio Berlusconi: "Come gli rifanno la verginità. E se qualche beota ci crede..."

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Tripletta di porcherie firmate Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano. Prima Giorgio Gori ribattezzato Giorgio Covid, poi l'articolo in cui si invocano le armi contro Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia, dunque oggi - giovedì 9 luglio - si torna all'odio principale covato dal direttore, quello eterno per Silvio Berlusconi. Già, Travaglio si batte come un leone per smontare il caso aperto da Amedeo Franco, quello relativo alla presunta sentenza pilotata nel processo Mediaset. La macchina del fango del Fatto, contro Franco, viaggia a pieno regime ormai da giorni. E Travaglio, oggi, indulge all'insulto nei confronti di Berlusconi.

 

"Molti lettori ci scrivono sull'Operazione Rivergination avviata dalle tv e dai giornali di B. sull'unico suo processo scampato (finora) alla prescrizione", premette Travaglio partendo col botto. Già, rifare la verginità a Berlusconi". Dunque aggiunge che Berlusconi "fu condannato perché era colpevole", punto e stop, per lui di dubbi non ne esistono. Dunque, come ogni santo giorno, Travaglio ricorda l'intero casellario giudiziario del leader di Forza Italia. E dopo la consueta colata di inchiostro, dopo la consueta colata di metaforiche manette, ecco che Travaglio arriva alla vergognosa conclusione. Riferendosi a chi invece nutre dei dubbi sulla condanna al Cav, scrive: "E, se qualche beota casca nella trappola, è per il silenzio di tutti quelli che sanno".

 

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