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Coronavirus, Alberto Zangrillo dice "no" al nuovo Cts. E attacca Giuseppe Conte: "Avanti così e tra 2 anni gli serviranno 800 miliardi"

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L'emergenza coronavirus non sembra archiviata. Ed ecco arrivare  la decisione del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri di rinnovare il Comitato tecnico scientifico a cui il governo si appoggia in vista di una sempre più possibile ripresa della pandemia. "Io rinnoverei completamente il comitato tecnico scientifico, inserendo alcuni specialisti come Fabrizio Pregliasco, Alberto Zangrillo, Massimo Galli, coloro che il virus lo hanno combattuto in prima linea. La loro esperienza sarebbe preziosa", ha detto Sileri.

 

 

Ma c'è chi dice no. Zangrillo sostiene che il virus sia "clinicamente sparito", Il prorettore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano e primario dell'Irccs San Raffaele l'altro ieri ha strigliato l'attuale Comitato tecnico scientifico spronandolo a dire quella che lui reputa essere la verità agli italiani, prendendo una posizione netta: "Il Cts deve dire alla gente di uscire tranquillamente, riprendere a vivere, andare al ristorante, andare in banca, andare in vacanza. Se si entra in un locale chiuso, mettere la mascherina, ma continuare a vivere più di prima. Altrimenti la società non parte e Giuseppe Conte tra due anni, se c'è ancora, dovrà chiederne 800 di miliardi". Difficile possa accettare la proposta di Sileri.

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