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Flavio Briatore, il retroscena dall'ospedale sul focolaio Billionaire: "Cosa facevano gruppi di 60 ragazzi"

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Flavio Briatore non solo è vivo e vegeto, ma è anche in buone condizioni nonostante il ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano. “Non prendo ossigeno e tanto meno sono intubato, altrimenti sarei un fenomeno visto che sto parlando al cellulare”, ha dichiarato l’imprenditore del Billionaire in un’intervista a La Stampa in cui dimostra di essere in salute e assolutamente fuori pericolo per quanto riguarda il Covid. La sua situazione continua però ad essere ampiamente dibattuta dopo essere diventata un caso politico e sociale e la domanda più diffusa è la seguente: che cos’ha sbagliato Briatore?

Il diretto interessato non si sottrae dal rispondere: “Al Billionaire abbiamo sempre rispettato le regole, facendo entrare il giusto numero di persone. Ma vedendo come andavano le serate non bastava contingentare gli ingressi e predicare il distanziamento: non ci può fare nulla nessuno se fai entrare 100 persone in mille metri quadri e loro stanno tutte appiccicate. Per tacere di altri comportamenti”. Quali? “Abbiamo saputo di ragazzi che a gruppi di 50 o 60 ordinavano le casse di champagne e se le andavano a bere sulla spiaggia insieme con i fornitori. Ballavano e facevano festa sino all’alba. Lì certo non potevamo intervenire”. Tra l’altro Briatore è costretto anche a sopportare diverse prese in giro: alcuni hanno iniziato a chiamato “Briauntore” sui social. “Mi lascia indifferente - ha replicato a La Stampa - sono un capro espiatorio perfetto, e la corsa era facilmente prevedibile”. 

 

 

 

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