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Vittorio Sgarbi su Silvio Berlusconi: "Se dovesse aggravarsi vorrà dire che ho sottovalutato il coronavirus"

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Da tempo schieratissimo sulle posizioni di Alberto Zangrillo su coronavirus e dintorni, da altrettanto tempo critico spietato delle politiche anti-pandemia del governo, fiero avversario delle mascherine, Vittorio Sgarbi dopo il ricovero di Silvio Berlusconi per Covid-19 sembra un poco tentennare. Insomma, intervistato da Repubblica si mostra pronto a rimodulare le sue posizioni. Quando gli chiedono se il Cav contagiato fa crollare le sue teorie sul virus, il critico d'arte replica: "Ma non sono le mie teorie. Io ho seguito le tesi dei professori Zangrillo, Clementi, Gismondi, Rigoli, che affermano che la letalità è quasi azzerata". Ma, all'ultima risposta del colloquio, Sgarbi risponde: "Se Silvio dovesse peggiorare allora vorrà dire che ho sottovalutato la cosa. Mi auguro vivamente di noi". 

 

Dunque, Sgarbi rivela di non essere andato a trovare in ospedale Berlusconi e aggiunge che il Cav vive il ricovero "male. Aveva fatto di tutto per evitare il contagio. Poi lotterà come sempre. Siccome sa benissimo di avere molti nemici non vuole dar loro la soddisfazione di andarsene".

 

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