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Massimo Galli dalla parte di Gino Strada ad Agorà: "Un gran coraggio, persona che stimo per un lavoro difficile"

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Massimo Galli fa il tifo per Gino Strada. Dopo l'accordo raggiunto tra Emergency e la Protezione civile (il fondatore della ong gestirà in Calabria gli ospedali da campo, i Covid hotel e i triage ndr), il direttore responsabile del reparto malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano esulta in diretta ad Agorà, il programma in onda su Rai 3. "Faccio i miei migliori auguri ad un amico e a una persona che stimo - dice a Luisella Costamagna, conduttrice del programma di Rai 3 -. Eravamo compagni di università, si tratta di un lavoro difficile". Immancabile la frecciatina a chi come Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono opposti alla sua nomina a commissario alla Sanità: "Già bisogna trasferire l’esperienza di Gino e della sua organizzazione in un intervento del genere. Se si aggiunge che il suo lavoro, invece di essere universalmente apprezzato, si ritrova ancora tra l’incudine e il martello".

 

 

Non solo perché il professore rincara la dose: "È il dramma di tutti i tecnici alle prese con componenti di ordine politico. Una persona chiamata per salvare la situazione si trova davanti una serie di opposizioni preconcette. Veramente mi vien da dire che ha un gran coraggio". Insomma, ora abbiamo capito perché il collega Alberto Zangrillo definì Galli un "sessantottino". 

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