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Sting accusato di violenza sessuale su una 15enne. "Lei gridava sono vergine!". Il cantante nega tutto

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E' stato accusato di abusi sessuali su una minorenne il celebre cantante dei Police, Sting. Lo rivela Yahoo Entertainment, che ha citato un'azione legale presentata in un tribunale dell'Arizona. La vicenda risalirebbe al 1979. Secondo la denuncia, la ragazza - 15enne all'epoca dei fatti - vide il cantante inglese per la prima volta il 14 maggio a un evento organizzato in un negozio di dischi. Lì avrebbe conosciuto il frontman e gli avrebbe detto la sua età. Poi il secondo incontro, la sera stessa, al concerto dei Police in Arizona, dove Sting e  i suoi compagni andarono tra il pubblico per salutare i fan e - stando al racconto della donna - lui le avrebbe chiesto di sedersi sulle sue gambe all'inizio della performance. Dopo lo spettacolo Sting, allora 27enne e già sposato, l'avrebbe invitata a una festa privata a Phoenix. 

 

 

 

Lì sarebbe iniziata la violenza, con Sting che avrebbe iniziato a baciarla e toccarle il seno e le parti intime. Lei intanto continuava a dire di avere 15 anni e di essere vergine. Dopo la festa, la giovane sarebbe stata portata nell'albergo dove alloggiava la band e lì sarebbe stata sottoposta a sesso orale e penetrazione. Sempre nella denuncia, viene spiegato che la ragazza - in quanto minorenne - non poteva dare né diede il suo consenso. Infine, dopo la presunta violenza sessuale, la ragazza venne messa su un taxi e rispedita a casa sua. In seguito al fatto, come si legge nell'azione legale, Sting scrisse "Don't Stand So Close to Me", una canzone sul desiderio di una giovane donna per il suo insegnante. Il cantante si è detto estraneo alla vicenda e ha dichiarato di aver saputo della denuncia solo tramite comunicato stampa dello studio legale che rappresenta la parte offesa. Ora la richiesta a suo carico è di un processo con giuria e danni per oltre 75 mila dollari. 

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