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Gerry Scotti, il terribile sospetto sul coronavirus: "Non è bastato, come penso di essermi contagiato"

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Gerry Scotti negativo al coronavirus. Dopo settimane difficili, il conduttore di Caduta Libera è uscito dall'incubo che sta terrorizzando l'Italia intera. "Sono portato a credere di essermi contagiato in famiglia. Mia moglie Gabriella, asintomatica, era andata a trovare dei parenti poi risultati positivi. Quindi ci siamo isolati e divisi: lei a casa, io al piano di sotto, ma non è bastato”, ha rivelato in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni. Gerry ha raccontato di aver avuto la febbre a 37,5 per diversi giorni, poi - vista l'assenza di miglioramenti - ha deciso di ricoverarsi all’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. "Mi sono affidato ai medici e comunicavo ogni loro decisione a Carlo Conti che, guarda i casi della vita, era pure lui in ospedale. Ci scrivevamo ogni giorno: ‘A te quanti litri di ossigeno oggi?’, ‘A me tre’, ‘A me quattro’. Sembravamo i vecchietti del “Muppet Show””.

 

 

Non sono infatti mancati momenti duri. Il peggiore? “Quello con il casco per la ventilazione - ha chiosato senza pensarci -. È stato molto provante psicologicamente, ma io che sono uno pauroso, un ipocondriaco, ho scoperto dentro di me una forza che mai avrei creduto di avere”. Uscito dal ricovero la presenza del conduttore a Tu sì que vales, il programma di Canale 5 che andrà in onda il 28 novembre, è comunque in bilico. Tutto sembra da dover decidere all'ultimo momento.

 

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