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Marco Travaglio, "le flatulenze del porta sf***ga". Record d'insulti contro Renzi

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Marco Travaglio sul Fatto quotidiano, nel suo editoriale di prima pagina, demolisce la strategia politica di Matteo Renzi. "Ieri, ogni volta che mi mettevo a scrivere, dai laboratori di Italia Virus fuoriusciva una flatulenza opposta a quella di un minuto prima. Prima il ritiro delle ministre-ostaggio Bellanova&Bonetti. Poi il ritiro del ritiro delle ministre. Poi l'annuncio di una conferenza stampa oggi sul ritiro del ritiro del ritiro delle ministre. La gag "Tiritiritu? Tarataratà", peraltro rubata a Leone Di Lernia, potrebbe anche essere simpatica, se non fossimo in mezzo alla strage più drammatica del dopoguerra", l'incipit del pezzo del direttore. Prima di ritornare a massacrare l'ex premier, Travaglio ne ha anche per il Pd: "Le quinte colonne renziane che infestano il Pd hanno continuato a usarlo, vezzeggiarlo, legittimarlo, mandarlo avanti a dire ciò che pensavano loro. Come se il padrone della legislatura fosse il Pd, che ha perso tutte le elezioni da quando è nato, nel 2018 ha subìto la più cocente sconfitta della sua storia e nel 2019 è tornato al governo e all'onor del mondo per tripla grazia ricevuta: il suicidio di Salvini, l'invito dei 5Stelle, la credibilità di Conte".

 

 

 

 

Travaglio però non dimentica le querele ricevute da Renzi e continua a citarlo, e a criticarlo pesantemente, senza mai nominarlo: "L'Innominabile, noto ai tempi d'oro per portare fortuna a se stesso e sf***a all'Italia, ora porta sf***a a se stesso e fortuna all'Italia. Aveva scommesso sulle riaperture, e ora persino i presidenti di Regione vogliono chiudere. Aveva scommesso sul governo incapace che non riesce a liberare i pescatori in Libia, e non aveva ancora finito di dirlo che erano liberi. Aveva scommesso sul flop dei vaccini, e l'Italia è prima in Europa... ma ha scoperto che anche stavolta la minaccia era una speranza", conclude Travaglio.

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