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Vaccino, Matteo Bassetti: "La campagna italiana è già fallita. Perché non abbiamo fatto accordi extra-Ue?"

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Matteo Bassetti non ha nascosto la sua preoccupazione davanti alle telecamere di La7 per quanto riguarda la campagna di vaccinazione che procede a rilento da diversi giorni a causa dei ritardi di Pfizer nella consegna delle fiale. Ospite di Coffee Break, l'infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova ha fatto il punto della situazione e ha spiegato cosa lo rende irrequieto: "Sono molto preoccupato visto che l'Italia aveva scommesso parecchio sul vaccino di AstraZeneca. Ci erano state promesse tantissime dosi, ne arriveranno molte di meno e probabilmente potrebbe succedere che il siero venga approvato ma solo per persone con meno di 65 anni". 

 

 

Questo sarebbe un problema non di poco conto, Bassetti ha spiegato bene il perché: "Avremo una fascia di età molto importante che rimarrebbe scoperta, dato che non credo che avremo abbastanza vaccini di Pfizer e Moderna da somministrare in breve tempo a tutte le persone più anziane. Vediamo cosa farà l'Ema e cosa eventualmente rettificherà l'Aifa, questo è molto importante perché sappiamo che la percentuale di soggetti con più di 65 anni inclusa nello studio di AstraZeneca era molto piccola, inferiore al 10%. E questo è il problema di tale vaccino". 

 

 

Poi Bassetti ha fatto un'analisi di più ampio respiro: "Forse abbiamo sbagliato qualcosa a livello europeo. Nella realtà dei fatti alcuni paesi si sono comportanti bene in un senso ma male in un altro. Come la Germania, che ha fatto accordi unilaterali con Pfizer per avere più dosi fuori dall'accordo europeo. Allora forse, considerando l'importanza che hanno i vaccini anche a livello economico e sociale, valeva la pena provare a fare accordi extra-Europa anche per il nostro paese. Stiamo parlando di una situazione molto difficile perché i vaccini non ci sono e la campagna come era stata prevista è già fallita, dato che si parla di non prima della fine dell'anno per vaccinare almeno il 60% degli italiani", ha concluso Bassetti. 

 

 

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