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Maria Rosaria Rossi finita in disgrazia: mollata da Conte senza paracadute. La voce: "Avevano pure..."

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Ha fatto il grande salto, Maria Rosaria Rossi, lasciando Silvio Berlusconi e Forza Italia. L'ex "badante del Cav", com'era stata sprezzantemente etichettata, è passata ai responsabili convinta di aver guadagnato un biglietto per la maggioranza, se non per il governo nell'eventuale Conte-Ter. Invece, tramontato Giuseppe, con l'avvento di Mario Draghi è finita in disgrazia, come tutti i suoi compagni "costruttori": salto sì, ma nel vuoto.

 

 

 

L'ex senatrice azzurra, dopo aver votato a sorpresa la fiducia a Conte nel pieno della crisi di governo, era andata perfino al Quirinale per le consultazioni con il presidente della Camera Roberto Fico. "L'ho portata perché è un'esperienza meravigliosa", aveva confessato il capo di Maie, Ricardo Merlo. Poi però il buio, sparita. Dissolta come tutta la combriccola. Ciampolillo, Sandra Lonardo, Causin, Buccarella.

 

 

Tutta gente che per qualche giorno è finita in prima pagina e a Palazzo Chigi, per colloqui riservatissimi. Telefoni bollenti e poi niente, muti tutti d'un colpo. "Si dice che uno di loro era addirittura andato dal sarto a ordinare un vestito blu per il giuramento", azzarda un retroscena del Quotidiano nazionale. Hanno sbagliato tempi, modi e calcoli. Alla Rossi, ad esempio, era stato proposta una candidatura nel prossimo "partito di Conte". Ma ora pare che l'ex premier voglia imbarcarsi in altre situazioni. E così la Rossi e tanti altri, da Renata Polverini (altra ex azzurra) a De Bonis e Tasso, potrebbero essere rimasti pure senza paracadute. 

 

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