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Adriano Celentano, dopo anni di insulti l'elogio (con sfregio) a Matteo Salvini: "Bravo, ma non si è ancora ripreso"

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Dopo anni di attacchi, critiche feroci, a volte anche insulti, ecco che ora Adriano Celentano si spende nell'elogio (con riserva) di Matteo Salvini. Incredibile ma vero: il Molleggiato dedica un plauso al leghista per la sua scelta di appoggiare il governo di Mario Draghi. Insomma, insulti quando le cose non piacciono e carezze, al contrario, quando le scelte vengono condivise. Il fatto, però, resta comunque sorprendente. Il cantante ha detto la sua sui social, dove si è speso in una riflessione sulla contingenza politica. Riflessione in cui però spara anche contro il leghista, bollando la sua mossa come "un triplo salto mortale da cui ancora non si è ripreso".

 

"Solo gli sciocchi non cambiano idea' ha detto Ferdinando Casini a cui faccio i miei più sinceri auguri di pronta guarigione dal Covid, notizia appresa stamattina dalla trasmissione L'aria che tira, condotta dalla simpatica e brava Myrta Merlino - ha premesso Celentano nel suo intervento social -. Un Covid meno aggressivo a giudicare da un Casini più in forma del solito. E io sono pienamente d'accordo con lui quando, riferendosi a Salvini, dice che solo gli sciocchi non cambiano idea", sentenzia.

 

E ancora, il cantante ha aggiunto: "Per cui non ci si deve meravigliare se il 'doppio triplo salto mortale' di Salvini abbia tramortito, non solo i suoi antagonisti ma lui stesso, dal quale pare non essersi ancora ripreso", a spara grossissima. "È vero, solo gli sciocchi non cambiano idea, e io che sono un Grillino della prima ora, a differenza di quei grillini che per fortuna sono la minoranza, giudico positivo il gesto di Salvini. Se non altro per non perdere il treno di quelle larghe intese che il Presidente Mattarella ha battezzato come 'il governo di unità nazionale'. Il quale, solo se è veramente di 'unità nazionale' può avere qualche probabilità di vincere sul 'carceriere' che sta imprigionando il mondo intero", conclude Celentano. E chissà cosa ne pensa Salvini...

 

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