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Rocco Casalino, le confessioni: "La carriera politica? Inizia con una proposta a Rutelli. Candidarmi? Ci sto pensando"

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Accantonata l'esperienza da portavoce, Rocco Casalino si dà alla tv. Il fu capo ufficio stampa di Palazzo Chigi è stato ospite anche di Porta a Porta dove non ha escluso una nuova carriera. "Candidarmi? Non lo so, ci sto pensando", ha ammesso a Bruno Vespa per poi aggiungere: "Se non sono parlamentare è perché io ero candidato e mi sono ritirato, perché gli attacchi erano feroci per il mio passato televisivo al Grande Fratello". Nella sua nuova autobiografia, Casalino ha confessato che "la carriera politica è iniziata con una proposta sfacciata a Francesco Rutelli sul balcone affacciato sul Foro" salvo poi ricevere da Walter Veltroni un: "Vediamo cosa si può fare". Da lì la candidatura alla Camera, alle politiche del 13 maggio 2001. Un sogno che si frantumò sul nascere. Alla fine - ha detto-  "vinse il panico" e si ritirò.

 

 

Ma questa volta è diverso. E pare esserlo anche per Giuseppe Conte. Al vaglio dell'ex premier la possibilità di guidare una forza formata da Pd, M5s e Leu: "Forse - ha ribadito nel salotto di Rai 1 - è un’idea che ha lui e che può avere la coalizione, ma io ho dei dubbi. Mi auguro di vederlo a capo del Movimento. Conte ha portato credibilità all’Italia in Europa, ha portato i 209 miliardi, lo definisco uno statista straordinario, il Paese ci perde se torna a fare il professore. Io glielo dico tutti i giorni. Sono passati pochi giorni da quando è uscito da Palazzo Chigi, ci vorrà del tempo per elaborare la cosa, ma va chiesto a lui, non sono più il suo portavoce".

 

 

E ancora, ha proseguito nella sua sviolinata: "Il centrosinistra ha ancora un gap con il centrodestra di 7/8 punti. Per recuperare quel gap non credo che la figura di Conte alla Prodi come federatore possa portare così tanti voti. Lo vedo più come leader di una lista o a capo del movimento. A capo del movimento potrebbe portare quel +10% per fare la differenza". Se lo dice lui.

 

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