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Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio si congeda così: "Discontinuità sti due cog***, lo vado a prendere a casa"

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"Discontinuità sti due...". Paolo Del Debbio si congeda così da Dritto e rovescio e lancia un monito "pesante". A Mario Draghi? Al suo predecessore Giuseppe Conte? Non proprio, anche se il "gancio" perfetto lo fornisce proprio il passaggio di consegne a Palazzo Chigi. In realtà il conduttore Mediaset intima ai telespettatori di seguire anche prossima settimana il suo fortunato talk.

 

 

"Tutti i giovedì dovete stare su Rete4 alle 21.30, perché è la trasmissione più interessante che c'è, è inutile che andate a perdere tempo sugli altri canali. Vi aspetto giovedì prossimo a Dritto e rovescio, decidete voi se volete prima il dritto e poi il rovescio o viceversa, me lo mandate per e-mail". 

 

 

Si arriva anche alle scherzose minacce fisiche: "Mi raccomando, io so chi mi guarda una settimana e chi non mi guarda l'altra e poi vado a trovarlo a casa, e siccome sono piuttosto grossotto... Vedete di guardarmi. Buonanotte". Chi accusava di "sovranismo" Del Debbio, avrà ora qualche altro argomento: sovrano sì, ma nel senso dell'Auditel, una battaglia che si combatte (a parole) con ogni mezzo necessario. In fondo, siamo sempre nel giro del whatever it takes che ha fatto guadagnare un posto nella storia a Draghi. E si torna alla casella del via.

 

 

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