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Augusto Minzolini contro Marco Travaglio: "Mi fa tenerezza, vedova inconsolabile di Conte. Chi mi ricorda"

 Marco Travaglio e Augusto Minzolini

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Augusto Minzolini non ce la fa a vedere Marco Travaglio nella più totale disperazione per la caduta di Giuseppe Conte. Da quando Mario Draghi è diventato presidente del Consiglio al suo posto, il direttore de Il Fatto quotidiano non fa che rimpiangere il suo amatissimo ex premier. In un post pubblicato sul suo profilo Twitter, il retroscenista de Il Giornale, prende così in giro il direttore del Fatto: "Perso il Potere Travaglio si è trasformato da Tigellino nella vedova inconsolabile di Conte", scrive Minzo. "Ne parla come se avessimo perso Cavour o De Gasperi", aggiunge. "Come le prefiche che nel mondo antico venivano pagate per piangere ai funerali". E conclude con una elegantissima ferocia: "Fa tenerezza", sembra "l'immagine sbiadita del Robespierre che fu...".

 

 

Del resto la disperazione di Travaglio è evidente in tutte le ospitate tv. Da ultima la sua apparizione a Otto e mezzo, su La7, da Lilli Gruber, la dice lunga. "I 5 stelle non contano più nulla", dice sconsolato: "Basta vedere quanti ministeri e di che importanza avevano nel governo precedente e quanti ne hanno persi e quanti conservati oggi, pur essendo il partito di maggioranza relativa sono completamente esplosi per la scelta di entrare nel governo che molti di loro non avevano condiviso".

 


E ancora: "Il discorso di Draghi per metà  era un elogio del Governo Conte 2, e l'altra metà uguale al discorso di Conte del settembre 2019 - non molla Travaglio -. Questo accresce il giallo di questo premiericidio senza movente, perché è caduto il Governo Conte? Draghi si è preso 11 ministri su 22 che erano con Conte, 9 erano proprio di Conte e gli altri due, Bianchi era nello staff della Azzolina e Colao aveva fatto il piano per la Fase 2 su incarico sempre di Conte". Insomma, qualcuno lo consoli, fa davvero "tenerezza".

 

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