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Antonio Funiciello e Maria Rosaria Rossi, quel "legame territoriale" tra il portavoce di Draghi e l'ex Forza Italia

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"Non ditelo a Silvio Berlusconi". C'è un legame, scrive il Tempo, tra Antonio Funiciello, nuovo capo di gabinetto del premier Mario Draghi, e Maria Rosaria Rossi, La senatrice ex Forza Italia (colei che Marco Travaglio chiamava sprezzantemente la Badante dell'ex premier) ha sì tradito Silvio per sostenere Giuseppe Conte (un'avventura da responsabile, o "costruttrice", finita mestamente dopo pochi giorni, con le dimissioni dell'avvocato) ma un posticino nel cuore del leader azzurro lo occuperà sempre, essendole stata vicina nei momenti più duri a livello politico e personale. Funiciello, dicevamo: pochi sanno che il braccio destro di Draghi è nativo di Piedimonte Matese (Campobasso), proprio come la Rossi.

 

 



Ma le sorprese non finiscono qui: in questi giorni, nella Roma che conta, spiega sempre il Tempo, tutti sono alla ricerca disperata di un vecchio libro ora praticamente introvabile, firmato proprio da un giovane Funiciello oltre dieci anni fa. Titolo: Il politico come cinico. E spunta l'entusiastica recensione di Diego Gabutti su Italia Oggi. 

 

 

"Libro smagato, per moralisti veri, Il politico come cinico, l'esatto contrario, per capirci, del giornalismo borioso e delle lezioni d'italianità che ci ammannisce, in questi tempi disgraziati, Roberto Benigni dal suo ormai tradizionale pulpito: il Festival di Sanremo, una cattedra di storia patria dalla quale il professor Gianni Morandi l'accademica Belen Rodriguez spacciano Antonio Gramsci per un fan del Risorgimento sabaudo". Parole da imparare a memoria, suggerisce il quotidiano romano diretto da Franco Bechis.

 

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