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Ilaria Capua a DiMartedì: "Sì, forse abbiamo esagerato". Coronavirus, la confessione: ci arriva un anno dopo

 Ilaria Capua a DiMartedì

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Basta lockdown. "Credo che di lockdown assoluti ne abbiamo fatto forse troppi", sentenzia Ilaria Capua ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7. La virologa, insomma, non condivide la scelta delle chiusure totali come aveva invece voluto il governo Conte, per esempio. "Ora abbiamo gli strumenti per mappare l'infezione e a questo proposito ricordo che l'Italia è molto indietro con il sequenziamento del virus", continua la virologa. "Bisogna accelerare e condividere le informazioni. Solo conoscendo il nemico possiamo batterlo", insiste. "Non possiamo far finta che il virus rimanga sempre uguale, i virus si trasformano nel tempo". 

 

Rispetto ai vaccini la Capua commenta: "Il numero di vaccinazioni a livello mondiale è molto diversa. Abbiamo regioni intere dove il numero di vaccinati è molto basso. C'è ancora molto da fare", aggiunge l'esperta mostrano delle tabelle che illustrano le zone nel mondo in cui si sono fatti più vaccini, "ma stiamo cominciando a vedere come si comportano questi vaccini". Del resto, prosegue la Capua, "di fronte a un virus che non conoscevamo, non sapevamo nemmeno come avrebbero funzionato". E fortunatamente, sottolinea, "i risultati sono ottimi, i ricoveri diminuiscono in maniera significativa laddove si riesce a vaccinare la popolazione". Quindi, "dobbiamo guardare gli altri Paesi, grazie ad un lavoro di squadra con l'Europa possiamo venire a capo di questa situazione drammatica imparando gli uni dagli altri."

 

 

A proposito delle varianti la Capua nella scorsa puntata aveva spiegato: "Non sono più aggressive, alcune di queste sono più contagiose. E siccome la pandemia è una questione di numeri, in Italia ci siamo assestati al 4 per cento dei contagi. Abbiamo raggiunto un certo equilibrio". E ancora: "Abbiamo a che fare con dei virus che si modificano e dobbiamo gestirli. E' una corsa contro il tempo. Tra qualche anno avremo anche più varianti nello stesso vaccino. Siamo in una battaglia in cui usiamo l'artiglieria pesante, Iil virus si difende, ma noi lo sconfiggeremo".

 

 

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