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Cartabianca, Massimo Galli si sfoga: "Menagramo? Non sto zitto. Chi dice tanto non muoio sarà il primo"

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"Cosa devo fare, stare zitto?". Massimo Galli, virologo dell'ospedale Sacco e dallo scorso marzo uno degli scienziati più assidui frequentatori dei salotti televisivi si sfoga a Cartabianca su Rai3, in collegamento con Bianca Berlinguer. "Il giovane che dice tanto io non muoio sarà tra i primi a vedere tante limitazioni nella sua vita - ribadisce -. Non si risolve il problema facendo grandi bicchierate con gli amici. La sensazione di libertà che si può avere è falsata rispetto alla realtà". "Avevo maledettamente ragione", aveva spiegato martedì mattina con una mesta esultanza riguardo all'aumento dei contagi legati alla variante inglese del Covid, un aumento che ha portato all'istituzione di zone arancioni "rinforzate" tra Bergamo, Brescia e Cremona.

 

 

 

"Quando mi danno del menagramo penso: vi avrei voluto a vedere quello che abbiamo visto noi - continua dalla Berlinguer - A marzo eravamo eroi, a dicembre eravamo diventati fastidiosi. Cosa dobbiamo fare, stare zitti? Io continuerò a fare il mio dovere sempre su base scientifica".

 



La soluzione è il lockdown? "Sarei per chiudere le aree dove è necessario, testare l’intera popolazione di quei luoghi e vaccinare. Nelle aree più critiche il vaccino può essere usato come strumento di arresto". "La variante inglese - conclude - è destinata a diventare prevalente, ha il 40% in più di capacità di diffondersi. Anche tra i bambini. Non uccide di più, ma rischia di far ammalare più persone. E questo è un grave problema dal punto di vista epidemiologico".

 

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