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Asia Argento dopo il delirio di Fabrizio Corona: "Disturbo bipolare". Una drammatica verità, cosa non gli perdonano

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Torna in carcere, Fabrizio Corona. E prima di farlo, il delirio: il tentato suicidio in diretta Instagram, le immagini raccapriccianti e le frasi farneticanti sulla sua morte e contro i magistrati. Poi le botte e gli insulti, la rissa con i poliziotti che erano venuti a prenderlo. L'ex re dei paparazzi, insomma, cade sempre più in basso. Si auto-condanna a una reclusione sempre più lunga: ha già scontato in carcere sei anni e ora dovrà restarci probabilmente fino al 2024. Un calvario allucinante. Un calvario al quale però sta rovinosamente contribuendo con i suoi comportamenti.

 

E dopo quanto abbiamo visto nelle ultime ore, ecco che sul caso-Corona ha detto la sua anche Asia Argento, che con l'ex re dei paparazzi ha recentemente avuto un flirt, i due restano comunque molto legati. La Argento, nelle sue story su Instagram, ha pubblicato uno struggente passaggio della Messa di requiem in Re minore K 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, sullo sfondo le foto del momento in cui Corona era stato prelevato dagli agenti di polizia. Immagini fortissime.

Ma non solo, Asia Argento ha dedicato all'ex fotografo anche un lungo e struggente post. Quest’uomo non è un assassino, uno stupratore, un mafioso, uno spacciatore, un criminale. Ha sicuramente fatto un sacco di caz*** nella vita, ma ora, a 46 anni, nonostante ne abbia già passati più di 6 in carcere, è un cittadino reinserito. Che lavora e dà da lavorare, che paga le tasse. Ed è un padre, un figlio, un fratello ed un amico che si rende conto dei suoi errori per i quali ha chiesto scusa ad un giudice, davanti a tutti", ha premesso.

 

Dunque, la Argento ha aggiunto: "Ma non gli viene perdonato proprio quel disturbo bipolare e narcisistico della personalità che gli è stato diagnosticato dai medici stessi dello stato, sotto i quali era in cura. Ora ditemi voi come potrà quest’uomo apparentemente smargiasso ma profondamente fragile, passare incolume altri due anni e mezzo in carcere. Io non conosco nessuno che sia uscito riabilitato dopo una lunga prigionia. Fare di Corona un caso esemplare solo perché è un personaggio pubblico è una roba da medioevo. Ma l’Italia non è un paese di lobotomizzati. Per questo io oggi grido con voi: GIUSTIZIA PER FABRIZIO!", ha concluso Asia Argento il suo appello.

 

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