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Otto e Mezzo, Severgnini sparacchia contro Salvini e Lilli Gruber gode: la politica dei falliti "e il leghista più di tutti"

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Subito dopo l'approvazione del decreto coronavirus, con il nuovo pacchetto di norme per il dopo-Pasqua, ecco che va in onda Otto e Mezzo di Lilli Gruber, ovviamente su La7. Ma del decreto si parla poco. L'obiettivo? Come sempre dar contro a Matteo Salvini: la Lega, dopo il CdM, ha infatti parlato di "commissariamento di Roberto Speranza" per aver spuntato un compromesso sulle riaperture. Parole che ovviamente non piacciono alla Gruber, che arma subito uno dei suoi ospiti, Beppe Severgini. Una coppia perfetta, per l'anti-leghismo.

 

"Perché anche questa volta Salvini ha tutto questo bisogno di dichiarare vittoria?", chiede la Gruber. Ed ecco che Severgnini alza il suo ditino e spiega: "Perché i partiti non vogliono ammettere quello che è successo. Si sono già scordati ciò che è appena successo e Salvini più di tutti. Se Draghi è arrivato è perché la politica dei partiti ha fallito, non è riuscita a fare il suo mestiere: non si poteva come Sergio Mattarella ha spiegato andare al voto. Questa cosa un giorno sì e l'altro pure la dimenticano. Quindi alla fine decide Draghi. Se c'è una tempesta in mare...", sospira il giornalista del Corriere della Sera.

 

E ancora: "Capisco che è difficile ammetterlo, lo è per tutti quanti. Poi ci sono queste giornate di primavera bellissime e ci illudiamo: cambia il tempo e migliora tutto? Dobbiamo avere ancora un po' di pazienza: se c'è il mare in burrasca il comandante ascolta tutti e poi decide. Per voi a Draghi non piacerebbe riaprire? Anche Macron ha detto le stesse cose: in più in Francia chiudono anche le scuole. Draghi sulle chiusure non si è svegliato e ha chiesto a sua moglie...", conclude Severgini. Soddisfatta la Gruber per l'ultimo attacco a Salvini di una lunga, interminabile serie.

 

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