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Fuori dal Coro, Roberto Burioni accusa: "La giornalista di Mario Giordano che terrorizza mia figlia"

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Tanta paura per Roberto Burioni, il virologo più famoso della televisione italiana. L’esperto ha raccontato su Facebook un episodio che ha spaventato sia lui che la sua famiglia nel giorno di Pasqua, quando una giornalista di Fuori dal coro si è presentata a casa sua senza dire il suo vero nome: “Presentarsi a casa dei miei familiari con un nome falso e spaventare le persone: è questo il modo di fare giornalismo?". Scendendo nel dettaglio, Burioni ha spiegato: “Nella mattina del sabato di Pasqua una sconosciuta si presenta qualificandosi con un nome falso (Francesca Giovannini) a Fermignano (il paese dove sono cresciuto e dove torno in vacanza) a casa di mia suocera, dove sono mia moglie e mia figlia. Dice a mia moglie di essere una mia vecchia amica e di volermi incontrare per salutarmi”.

 

 

 

Quando il virologo dice alla moglie di non avere alcuna amica con quel nome, la sconosciuta – insieme a un altro uomo – decide di appostarsi davanti alla casa della suocera di Burioni fino alle 18. “In tempi di fanatici no-vax che tirano molotov e che non mancano ogni giorno di minacciarmi (tanto da farmi avere una sorveglianza da parte delle forze dell'ordine) ovviamente ci siamo tutti molto preoccupati che fossero dei malintenzionati, in particolare mia figlia che ha 10 anni che si è terrorizzata", ha raccontato l’ospite fisso di Fabio Fazio a Che tempo che fa

 

 

 

Solo il giorno successivo all’appostamento pare si sia svelato il mistero. “Ricevo dalla sconosciuta, che questa volta si presenta con il suo nome vero, un messaggio sul cellulare - ha continuato il virologo -. Vuole un'intervista, mi fa alcune domande e si svolge via Whatsapp la conversazione che leggete qui sotto, che include pure i reciproci auguri di buona Pasqua”. A corredo del lungo post, infatti, c’è lo screenshot della conversazione tra Burioni e la giornalista in questione. "Io ora mi chiedo: è questo il modo di fare giornalismo, presentandosi con un nome falso dai familiari di una persona, ovviamente per estorcergli un'intervista contro la sua volontà e facendo preoccupare i suoi cari, tra i quali una bambina di 10 anni? Non era meglio mandarmelo prima l'sms evitando a me e alla mia famiglia una legittima quanto inutile preoccupazione?”, ha scritto infine il virologo.

 

 

 

 

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