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Toni Capuozzo contro Michela Murgia: "Solo una scrittrice in cerca di gloria", la difesa del padre

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Con un lungo post su Facebook, Toni Capuozzo ha condiviso una riflessione sul trattamento riservato all'esercito nel nel nostro Paese. Si è così soffermato sulle critiche fatte da Michela Murgia, ma anche la svendita dei segreti da parte di un militare e il racconto della vicenda dei due marò, chiusa pochi giorni fa. Il padre di Toni Capuozzo era un militare "non l’ho visto mai una volta in divisa. A dire la verità non ho mai visto una volta neppure la pistola, che mi sarebbe interessata di più", ha scritto il giornalista.

 

 

Toni Capuozzo ha svolto la naja: "Per punizione mi hanno trasferito quattro volte, fino a un distretto militare nel bel mezzo della Sicilia. Non siamo fatti per la divisa, si vede, sebbene guardi adesso con affetto a quelle foto di naja, e a una fototessera di mio padre, l’unica immagine in cui si intuisce abbia portato almeno per un giorno una divisa. Non ho mai amato le uniformi, ma nella mia esperienza personale, se c’è qualche pericolo per la democrazia – in quanto a svuotamento, sfiducia, incapacità di cambiare, avvilimento dei cittadini – viene da politici in giacca e cravatta, non da uomini in divisa", spiega nel lungo preambolo per attaccare poi "la sortita di una scrittrice sull’uniforme indossata dal generale Figliuolo – che sta provocando una bella risposta collettiva sui social- non mi turba: so che la pensano così, che sono impermeabili ai fatti", spiega Capuozzo che poi per ricordare la vicenda di Walter Biot spiega che, "mi interessano di più i fatti che le chiacchiere, e mi ha ferito di più la banalità di un capitano di corvetta che vendeva segreti, che non quella di una scrittrice in cerca di gloria", precisa riferendosi proprio alla Murgia e alle sue critiche al generale Figliuolo.

 

 

 

 

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