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Miguel Bosè, la confessione sconvolgente: "Quanta cocaina mi tiravo ogni giorno", come si era ridotto

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Miguel Bosé nei confronti del coronavirus è negazionista, anche di fronte alla pandemia che in Spagna, il suo paese, ha provocato oltre tre milioni di casi e 76 mila vittime. E che nella prima ondata ha visto anche la morte della madre, Lucia Bosé, morta in isolamento in un ospedale di Segovia il 23 marzo dell’anno scorso. Nella sua ultima intervista ha spiegato il suo pensiero: "Sono negazionista e questa è una posizione che tengo a testa alta. C’è un disegno che non si vuole far sapere, questa è la verità. Su mia madre dico che non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro... Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla".

 

 

 

 

Bosé ha poi raccontato la sua vita privata e gli anni più difficili del suo passato. "Ho vissuto anni selvaggi, nei quali scoprii la mia parte oscura. Droga, sesso bestiale, sostanze...». Il cantante ricorda come cominciò: "Una notte alla fine degli anni Ottanta, dopo una delusione d’amore chiamai alcuni amici e dissi loro: ho bisogno di fare festa. Ricordo il primo bicchiere, e poco dopo la prima striscia di coca. Gli effetti mi durarono una settimana. Pensavo che fosse una parte necessaria, legata alla creatività. Ma da un giorno all’altro le droghe smettono di essere tue alleate e diventano il tuo nemico. Fino al giorno in cui ho avuto la forza di dire basta", rivela ricordando come poi iniziò a smettere

 

 

 

 

"Non uscivo più nei locali, ma mi facevo lo stesso tutti i giorni. Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Solo sette anni fa ho smesso per sempre con tutta questa roba". Infine rivela sdi star perdendo la voce. "È un problema di natura emotiva. Ho cominciato a perdere la voce nel momento in cui la mia famiglia… Ok, non si chiama famiglia, diciamo che era un accordo di convivenza tra due persone che avevano avuto una relazione e che avevano deciso di mantenere buoni rapporti perché i loro bambini potessero continuare a crescere come fratelli… Ecco, quando questa relazione ha cominciato ad andare male, quando l’amore non esiste più e anche l’amicizia e la convivenza civile spariscono, quando tutto crolla… e sono arrivato proprio a non riuscire ad emettere suoni, zero", conclude sconsolato.

 

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