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Claudia Fusani attacca sul vaccino, zittita pure dal piddino: volano gli stracci su La7

Fusani e D'Amato

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Claudia Fusani pensa di fare una domanda scomoda all'assessore alla Sanità della Regione Lazio, il quale però la zittisce. Durante la puntata di oggi 14 aprile di Coffee Break condotta da Andrea Pancani su La7, si parla dello stoccaggio delle dosi per il richiamo del vaccino anti Covid e delle ultime disposizioni dell'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco. "Le chiedo perché tenete ancora in frigorifero il 12 per cento delle scorte quando una settimana fa si è detto che si può fare il richiamo anche a 42 giorn?", attacca la giornalista". 

 

Ma l'assessore Alessio D'Amato le risponde a tono: "Noi stiamo lavorando al massimo delle dosi consegnate. L'allungamento dei tempi dei richiami si decide con un decreto non verbalmente. Con degli atti ufficiali", le ricorda D'Amato. Altrimenti, prosegue, "i tempi dei richiami restano quelli dei trial clinici, queste cose non si fanno in maniera generica con una letterina del Comitato tecnico scientifico". 

 

E chiarisce meglio l'assassere laziale: "Il Comitato tecnico scientifico ha risposto genericamente a una lettera del generale Francesco Paolo Figliuolo". Peccato che "se deve essere spostato il tempo dei richiami", insiste, "si fa tramite un atto ufficiale non a parole o con una letterina". Chiaro? E la Fusani non risponde più. 

 

Lo stesso D'Amato, poi, è molto preoccupato dalla disponibilità delle dosi per la campagna vaccinale nella sua regione dopo i casi di reazione avversa al preparato di Johnson & Johnson che ha portato allo stop del siero americano: "Il governo e l'Agenzia del farmaco decidano in fretta, senza commettere gli stessi errori fatti con AstraZeneca", che come tutti ricordiamo era stato bloccato e poi di nuovo liberato dall'Ema e dall'Aifa. 

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