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Selvaggia Lucarelli, l'articolo contro Beppe Grillo pubblicato da Tpi, ma non dal Fatto

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Il filmato di Beppe Grillo in difesa del figlio, sotto accusa per stupro, ha scosso anche la redazione del "Fatto quotidiano", giornale da sempre vicino alle posizioni dell'ex comico, ma che da tempo ribolle per la linea editoriale del direttore Marco Travaglio così schiacciata su Conte-PD. Un durissimo editoriale contro Grillo di Selvaggia Lucarelli, che è una degli editorialisti del quotidiano, non ha trovato spazio sul quotidiano, ma sul sito di Tpi dove collabora la Lucarelli.

 

 

 

L'articolo di Paola Zanca, invece, che ha sottolineato come "denunciare una violenza dopo otto giorni non è strano", è stato relegato in un trafiletto a pagina 8 nella rubrica "Lo Sberleffo". Praticamente un siluro sapientemente depotenziato, fa notare Dagospia. Lo stesso Travaglio, nel suo editoriale di oggi dal titolo "Due errori e un diritto", sostiene Grillo: "Non ha sbagliato a difendere suo figlio. E fanno ribrezzo quanti, col ditino alzato, deplorano la sua rabbia: vorrei vedere loro, al suo posto", ha scritto.

 

 

 

 

 

Travaglio ha inoltre precisato che "infilare la politica in un processo per stupro è quanto di più demenziale, anche perché Ciro Grillo non fa politica. La fa suo padre, il quale non risulta aver mai detto che si è colpevoli prima della sentenza". E Dagospia, inoltre, fa notare che quel video, arrivato dopo 20 mesi di silenzio e a ridosso di un probabile rinvio a giudizio del figlio Ciro, "diffuso con la potenza di fuoco a disposizione di Grillo e maldestramente argomentato (la consensualità del rapporto sessuale dimostrata dal ritardo di 8 giorni nella denuncia) come riconosce lo stesso Travaglio, è come un rutto in Chiesa: inopportuno. Che poi abbia avuto l'effetto opposto a quello desiderato, è un altro discorso". Insomma il fattore Grillo sta mettendo a soqquadro anche la redazione del Fatto quotidiano, da sempre vicino alle posizioni grilline.

 

 

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