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Enrico Mentana: "La cancel culture come i roghi del nazismo". E subito viene travolto dagli insulti

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Forte polemica per un post che Enrico Mentana ha pubblicato sui suoi social. L’argomento è quello divisivo della cancel culture, al centro del dibattito pubblico dopo i recenti e controversi episodi di vera o presunta censura dovuta a un eccesso di politicamente corretto. “Bisogna avere il coraggio di dirlo: per molti aspetti la cancel culture ricorda i roghi dei libri del nazismo”, scrive il direttore del Tg di La7 a corredo di una foto in bianco e nero che ritrae alcuni libri dati alle fiamme dalle truppe di Hitler.

 

 

 

Neanche a dirlo, il post di Mentana scatena polemiche e reazioni contrastanti e diventa in poche ore trending topic su Twitter. Alcuni, infatti, hanno giudicato sia la foto che le sue parole come estreme, troppo forti. Di lì una serie di critiche senza fine, da chi gli dà del “boomer” a chi lo definisce addirittura un “webete”.

 

 

 

A giudicare dai commenti negativi ricevuti, sembra proprio che la controffensiva del giornalista anti cancel culture non sia stata per niente apprezzata. Tutt’altro. Un utente, per esempio, su Twitter ha scritto: “Qualcuno ricordi a Mentana che in Germania dopo il 1945 i simboli nazisti sono stati cancellati dal paese. Persino i francobolli dell'epoca non potevano essere esposti dai negozi di filatelia. Ora arriva lui e mette sullo stesso piano Hitler e la cancel culture. Surreale, no?”.

 

 

 

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