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Mario Draghi, "le notti di passione con il premier". Roba vietata ai minori: "Il bazooka", la donna che imbarazza Palazzo Chigi

Mario Draghi

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Dopo le "bimbe di Conte", ecco le "Draghine", le fan appassionate e scatenate del premier Mario Draghi. Il potere fa l'uomo sexy, evidentemente, e anche l'austero ex governatore della Bce, pur senza contare su ciuffo ribelle e pochette del suo predecessore a Palazzo Chigi, fa strage di cuori femminili. Nel mondo social imperversano le Draghi Queens, "fan adoranti e perverse", come le definisce Il Giornale con una punta di sconcerto. E via di soprannomi piccanti affibbiati al presidente del Consiglio, indicato come "Granpa SuperMario", "Daddy Draghi" o "Sexy Daddy". 

 

 

 



Le ironie nei messaggi si sprecano: "Mario, gestiscici come gestivi la BCE", E qui la metafora del bazooka è quasi scontata. D'altronde, è da anni che sui social spopolano le foto dei graffiti sui muri con su scritto "Sei bella come il whatever it takes di Mario Draghi". Un diluvio di condivisioni di conferenze stampa e commenti vietati ai minori: "Alla campagna dei vaccini, seguirà la campagna dei bacini", "Affido il ministero del mio cuore alla bellissima ragazza che sta leggendo questo post". "Devo pensare al recovery plan, all'imminente crisi socioeconomica, alle vaccinazioni contro il Covid, eppure perché non riesco a smettere di pensare alla bellissima ragazza che sta leggendo questo post?".

 

 

 



Viene il dubbio si tratti di satira politica ma in questa Italia che ancora oggi tributa un gradimento altissimo e inspiegabile a Conte, nonostante i disastri di un anno di pandemia, tutto è verosimile, anche l'infatuazione erotica per l'arcigno, severissimo 73enne. Che certo mai nella vita ha puntato sulla sua immagine per conquistare gli interlocutori (e le interlocutrici). E via con altri motti di spirito: "Mi hanno chiesto se lo facessi per i soldi, se lo facessi per gli interessi delle banche, se lo facessi per le lobby e le multinazionali, ma tutto quello lo facevo solo per vederla sorridere". E c'è chi immagina incontri notturni nel freddo inverno romano, tra cappotti e colpi di fulmine. Per qualcuno, evidentemente, non c'è coprifuoco che tenga.

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