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L'Aria che tira, Ignazio La Russa suona la sveglia sul vaccino: "Gli italiani non fanno vacanze di tre mesi", come salvare il turismo

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"Il problema dell'estate è un problema serio": Ignazio La Russa di Fratelli d'Italia - ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira - ha commentato così la notizia secondo cui il richiamo di Pfizer potrebbe essere spostato da 21 a 42 giorni. Sulla necessità di fare vaccini e richiami anche mentre si è in vacanza, il senatore ha spiegato: "Se non è possibile fare la seconda dose in vacanza, io credo che sia possibile spostare il richiamo, perché gli italiani non fanno vacanze di tre mesi".

 

 

 

"Ma se la deve prendere il governo la responsabilità? Cioè dovrebbe essere Figliuolo a mettere dei tendoni nei posti di vacanza? Se ne deve occupare lo Stato piuttosto che le Regioni?", gli ha chiesto allora la padrona di casa. La Russa ha risposto in maniera affermativa, poi ha aggiunto: "Ma se non fosse possibile, siccome gli italiani non fanno vacanze di tre mesi ma di 15 giorni mediamente, in quel caso qualche spostamento coordinato su prenotazione non mi pare che sia la fine del mondo. Si può venire incontro a chi deve andare in vacanza, anche per non dare un altro colpo di grazia al turismo".

 

 

 

Parlando, poi, della sua esperienza personale, il senatore di FdI ha raccontato: "Ho fatto solo la prima dose, la seconda tra poco perché ho fatto Pfizer. Mi sono vaccinato in Lombardia, dove c'è stata un'efficienza ultra-svizzera. E infatti adesso la Lombardia è prima in Italia per vaccinazioni e ha abbondantemente superato il Lazio che era partito prima".

 

 

 

 

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