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Michele Merlo di Amici morto per leucemia: "Sangue dal naso e mal di testa, ma solo un antibiotico". Il padre denuncia il Pronto soccorso

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"Ci sono molte ombre in ciò che è accaduto a mio figlio": non si dà pace il papà di Michele Merlo, il giovane cantante di 28 anni scomparso il 6 giugno per un'emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante. "Lui si è presentato in ospedale, stava male ma l’hanno rimbalzato. Si è presentato perché il mal di gola persisteva, il sangue gli usciva dal naso, aveva mal di testa. Gli hanno risposto che non poteva intasare il Pronto soccorso, e l’hanno mandato via prescrivendogli un antibiotico", ha confidato papà Domenico al Corriere della Sera. 

 

 

 

L'ex allievo di Amici ha scritto il suo ultimo post su Instagram mercoledì 3 giugno : "Vorrei un tramonto ma mi esplode la gola e la testa dal male. Rimedi?". Poi domenica 6 giugno, dopo diverse visite in ospedale, non ce l'ha fatta. La famiglia ha spiegato che il ragazzo "stava male da giorni e mercoledì era andato al Pronto soccorso di Vergato, ma era stato rimandato a casa. I sintomi che presentava da qualche giorno sono stati interpretati come una banale forma virale". Quando la situazione era ormai fuori controllo c'è stata la corsa all'Ospedale Maggiore di Bologna, poi l'intervento chirurgico e la terapia intensiva. 

 

 

 

Intanto i vertici dell'Ausl hanno annunciato l'apertura di un'indagine interna per fare chiarezza sulle dimissioni probabilmente troppo affrettate dal Pronto soccorso. "Voglio sia fatta chiarezza. Michele era il nostro unico figlio, io e mia moglie abbiamo bisogno di sapere se tutto questo dolore si poteva evitare", ha detto il papà di Merlo. Sui social invece sono tanti i messaggi di affetto e dolore per il 28enne scomparso. Anche Maria De Filippi gli ha dedicato un lungo messaggio ricordando la sua malinconia, la sua dolcezza e il suo talento. Talento che neanche il papà potrà mai dimenticare: "Avrà avuto otto anni: lui con la chitarra in mano. Già allora si capiva che l’arte gli scorreva nel sangue. Diceva: 'Papà, vedrai che ce la faccio a sfondare'. Ed era a un passo dal riuscirci". Poi con la moglie accanto ha sussurrato: "Sono sicuro che sarebbe riuscito a sfondare. Anzi, ci riuscirà, perché attraverso la sua arte Michele continua a esistere".

 

 

 

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