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Maria Giovanna Maglie allibita: la torta di mele ora è razzista, "fermiamoli prima che sia troppo tardi"

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Non bastavano le accuse a Biancaneve e via discorrendo, ora il politicamente corretto se la prende anche con la torta di mele. A denunciare quanto starebbe accadendo è Maria Giovanna Maglie che con un tweet al vetriolo riassume la situazione: "Sul solito The Guardian un giornalista di cucina dice che la torta di mele è razzista perché le mele vengono dalla colonizzazione della Colombia e lo zucchero è frutto del commercio degli schiavi. Bisogna fermarli prima che sia davvero tardi".

 

 

Tanti i commenti piovuti sotto al post della giornalista e tutti dalla sua stessa parte: "Temo che sia già tardi - scrive un utente - il politically correct da moda del linguaggio si è trasformato in una ideologia settaria e intollerante, fatta propria da tutto il sistema mediatico, dalle università, dallo star system. E' la dittatura della minoranza radical-progressista". E ancora, un altro: "Ma si mangino i vermi ecosostenibili e arcobaleno e non rompano io continuero' a mangiare la torta di mele della mamma". 

 

 

D'altronde poco fa i benpensanti si erano scagliati contro Disneyland. La sua colpa? Aver presentato una giostra che ha scelto di adottare come finale della corsa quello del “bacio dell’eterno amore” che il principe dà a Biancaneve mentre questa dorme. Una scelta ampiamente criticata perché rappresenterebbe un bacio non consensuale che trasmette un messaggio sbagliato ai bambini, ma che ha scatenato l'ira di Matteo Salvini: Qui ad essere aggredito, oltraggiato e discriminato è il buonsenso - ha scritto il segretario della Lega sui social - viva la libertà, viva il principe azzurro e Biancaneve”. E infine: "Di censura in censura, si arriva al ridicolo”. Come dargli torto.

 

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