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Quarta Repubblica, lo sfogo di Luca Ricolfi sul vaccino: "Decisione folle senza basi scientifiche". La vergogna di Cts e Speranza

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La morte di Camilla Canepa, la 18enne ligure venuta a mancare dopo una trombosi cerebrale a seguito della vaccinazione con AstraZeneca, ha scosso l'opinione pubblica. E in molti adesso si chiedono se questo episodio poteva essere evitato. Ne ha parlato anche il sociologo Luca Ricolfi, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica su Rete 4: "La decisione di vaccinare i giovani è una decisione folle perché non c'è un'evidenza statistica per dire che il gioco vale la candela".

 

 

 

Secondo Ricolfi, quindi, dato che il rischio Covid è molto più basso per i ragazzi, è del tutto sbagliata la scelta di immunizzarli esponendoli ai rischi, seppur rari, del vaccino. Dopo la scomparsa della 18enne ligure, inoltre, si è subito deciso di raccomandare in maniera più decisa la somministrazione di AstraZeneca solo agli over 60, visto che i casi di trombosi si sono verificati sotto quella soglia di età e soprattutto nelle giovani donne. Di conseguenza, per gli under 60 che avevano già fatto la prima dose del vaccino anglo-svedese si è raccomandato invece il richiamo eterologo, fatto cioè con un vaccino diverso come Pfizer o Moderna.

 

 

 

Proprio in riferimento a questa decisione, presa dal Cts dopo il clamore mediatico attorno alla morte di Camilla, Ricolfi ha sottolineato: "La politica è estremamente sensibile all'opinione pubblica, meno fisiologico è il fatto che gli scienziati tendano ad assecondare le decisioni politiche, che non hanno basi scientifiche ma seguono la logica del consenso".

 

 

 

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